La programmazione della produzione e il controllo della produzione nasce come metodo di risoluzione alle problematiche organizzative aziendali ed ha come scopo principale quello di gestire al meglio le capacità produttive industriali, massimizzando il loro utilizzo in maniera efficiente, in modo tale da riuscire a soddisfare la domanda del mercato.
L’importanza della programmazione della produzione
In sedApta sappiamo bene che lo scopo fondamentale della pianificazione e programmazione della produzione è quello di organizzare l’attività di produzione affinché questa risulti coerente con i piani aziendali che definiscono gli obiettivi economico-finanziari dell’intera azienda nel medio termine (3-5 anni).
L’organizzazione della produzione è il coordinamento tra l’attività di produzione, con le proprie logiche di funzionamento e i propri obiettivi di efficienza con l’attività di vendita che ha l’obiettivo di seguire l’andamento del mercato e soddisfare le richieste dei clienti.
Pianificazione e controllo della produzione
Il problema principale, per il pianificatore della produzione, è quello di far sì che domanda e offerta si incontrino. Il mismatch fra le due è dovuto alla variabilità della domanda stessa e dal fatto che la capacità produttiva di un’azienda presenta dei limiti di flessibilità: non è infatti sempre possibile aumentare o diminuire la capacità a piacimento.
In generale i piani aziendali definiscono gli obiettivi economico-finanziari dell’intera azienda nel medio termine (3-5 anni). I piani o i programmi di produzione definiscono cosa, quanto, quando produrre con diversi livelli di dettaglio e diversi orizzonti temporali.
Distinzione dei piani di produzione
- Il piano Aggregato di Produzione o Production Plan (PP): riguarda un orizzonte temporale piuttosto esteso (1 anno) ed ha come oggetto di pianificazione parametri quantitativi molto aggregati (numero di pezzi producibili, tonnellate di prodotto finito, ecc., a livello complessivo o per famiglie di prodotti). Lo scopo del Piano Aggregato è quello di conciliare il fabbisogno di capacità produttiva (riconducibile alla domanda di mercato) con la disponibilità effettiva (espressa in ore-uomo o macchina).
- Il Piano Principale di Produzione o Master Production Schedule (MPS): riguarda un orizzonte temporale limitato (3-4 mesi) ed ha come oggetto i singoli prodotti finiti. In particolare l’MPS ha lo scopo di dimensionare i lotti produttivi.
- Il Piano Finale di Montaggio o Final Assembly Schedule (FAS): riguarda un orizzonte temporale brevissimo (1 mese) ed ha come oggetto l’assemblaggio-configurazione del prodotto finito. Compito tipico del Piano Finale è la scelta delle modalità di evasione degli ordini.
I vantaggi della pianificazione della produzione
La realizzazione del programma di produzione sarebbe più facile se i processi aziendali fossero istantanei e si potesse creare immediatamente l’ammontare di prodotti richiesti, invece tempi di produzione e di consegna sono parte integrante della determinazione della capacità finita dei sistemi produttivi e della pianificazione (piano aggregato di produzione).
Importante è tenere presente che non è sufficiente per un’azienda creare grandi quantità di fornitura e generare alti livelli di servizio poiché essi generano comunque dei costi, alcuni dei quali ad esempio legati al mantenimento di scorte in magazzino (per alcuni prodotti freschi inoltre questo porta anche alla deperibilità del prodotto che non risulta più buono e vendibile), quindi è bene anche valutare le problematiche e le spese eccessive che la sovrapproduzione comporta.