Gestione della produzione industriale
Per gestione e pianificazione della produzione industriale si intende l’organizzazione di tutte quelle attività e fasi che vengono attuate per il raggiungimento, da parte di un’industria, di un determinato obiettivo di produzione. Anche se si ha l’impressione che si tratti di qualcosa di scontato, la gestione della produzione non è un’attività da sottovalutare: si tratta di una scienza varia, complessa, la cui scelta può arrivare a determinare il successo o il fallimento di un’azienda.
Esistono ampi trattati sul tema, già a livello universitario; tra questi ci limitiamo a segnalare i seguenti: Gestione della produzione industriale unibg (Università di Bergamo) e Gestione della produzione industriale unipr (Università di Parma).
Ci sono almeno tre aspetti che risultano essere fondamentali, per un’azienda, e in funzione dei quali il tipo di gestione dovrà necessariamente essere diverso, pena addirittura la non-riuscita dell’attività:
Il primo aspetto da tenere in considerazione è il volume di produzione: due aziende che producono lo stesso prodotto, la prima con un volume di 100 pezzi/anno, la seconda con 10.000 pezzi/anno, avranno due strutture organizzative diverse (con diversi numeri di persone, figure interne aziendali, flussi di lavoro, strutture, ecc).
Il secondo aspetto è il tipo di produzione. Vi sono aziende che usano un tipo di produzione discreta, ovvero hanno figure più versatili, che svolgono più fasi attorno ad un prodotto fisso (come l’assemblaggio di un aereo), ed altre continua, stile catena di montaggio (stile assemblaggio automobile).
Il terzo aspetto altrettanto importante quanto i primi due è il tipo di domanda del cliente, che determinerà se sia necessario produrre su ordine (per prodotti con un certo grado di personalizzazione) o a magazzino (per prodotti molto standard). Se, ad esempio, fossi un produttore di crostate in scatola, dovrei necessariamente produrre a magazzino, dal momento che il cliente ha necessità immediata del prodotto e, se non ne trovasse sullo scaffale del supermercato, sceglierebbe un’altra marca. Se viceversa producessi torte per matrimoni, andrei a produrre su ordine.
Per quest’ultimo aspetto è sempre necessario ricordarsi che, in entrambi i casi, avere magazzino significa avere soldi fermi sullo scaffale: bisogna pertanto effettuare la scelta giusta, anche in considerazione del mercato nel quale di opera.
Fasi della produzione industriale
Si tratta sempre di considerare la gestione della produzione e dei materiali; all’interno di un’azienda, le fasi produttive saranno le seguenti:
Generazione degli ordini – è, questo, l’elemento base da cui parte tutto. Questa fase dipende dal tipo di mercato nel quale l’azienda si affaccia e di conseguenza dalla modalità con cui essa riceve degli ordini. Vi sono aziende che lavorano soltanto su prenotazioni, altre che lavorano su ordini a programma (per esempio chi rifornisce i supermercati), altre che ricevono ordini al momento (come i camerieri al ristorante o il recente sviluppo rappresentato dall’e-commerce). Qualsiasi sia la modalità di vendita, è importante definire degli obiettivi aziendali ed assicurarsi una quantità di ordini che li vada a coprire. Solitamente si viaggia su un orizzonte temporale di 6-12 mesi.
Assegnazione degli ordini alle unità produttive: una volta registrati gli ordini nel sistema, è necessario assegnarli alle varie unità di produzione. Se all’interno dell’azienda ne esiste solo una (ad esempio nel caso di piccole imprese) si tratterà di definire la sequenza produttiva, altrimenti si dovrà ragionare sia in termini di macchine che di sequenza per ciascuna di esse. Dal punto di vista temporale, si ragiona ancora in una prospettiva abbastanza ampia (orizzonte temporale di mesi).
Acquisto del materiale: una volta definita la sequenza produttiva, e quindi aver identificato le relative scadenze, sarà possibile ottenere – per ciascun ordine – l’elenco dei materiali da acquistare (materie prime o semi-lavorati) con i relativi tempi di approvvigionamento. Risulterà pertanto necessario effettuare una pianificazione dell’approvvigionamento di tali materiali: alcuni componenti verranno ordinati a commessa, altri saranno gestiti a magazzino con dei riordini (qualora si scenda sotto la soglia minima). In ogni caso, l’obiettivo sarà avere il tutto disponibile per la data programmata d’inizio della produzione.
Attribuzione lavoro alle postazioni: questa fase differisce dal secondo punto poichè si colloca ad un livello inferiore. Siamo difatti all’interno della singola unità produttiva. In questa fase è, inoltre, necessario effettuare un’organizzazione più di dettaglio su come andare a svolgere le singole attività.
Monitoraggio del processo: quest’ultima fase si occupa di verificare che tutte le postazioni di lavoro riescano ad adempire ai propri obiettivi, ossia che il flusso di lavoro prosegua senza ostacoli.
Quanto spiegato costituisce la base per la maggior parte dei processi produttivi: ovviamente, a seconda del sistema in cui andiamo ad inserirci, tali fasi occupano più o meno tempo e coinvolgeranno più o meno figure (nel piccolo negozio tutte le fasi verranno adempite da una sola persona, mentre in una multinazionale, per ciascuna fase, si farà affidamento a team dedicati).
Gestione della produzione e della logistica
Riteniamo risulti piuttosto evidente come i due aspetti siano direttamente correlati tra loro e pensiamo quindi opportuno spendere qualche parola sulla gestione della logistica.
La logistica è diventata un’attività di primaria importanza per le aziende che si preoccupano di realizzare una corretta gestione delle materie prime e dei prodotti, nonché di fornire la quantità necessaria di merce in condizioni ottimali.
La gestione della logistica è il processo che consiste nell’organizzare i prodotti e i flussi di movimentazione della merce nel magazzino al fine di ridurre tempi e costi nella preparazione e nell’evasione degli ordini. Un’eccellente gestione logistica e commerciale può essere un vantaggio competitivo per le aziende. La corretta distribuzione dei flussi logistici è il primo passo per differenziarsi dalla concorrenza e soddisfare le aspettative dei clienti.
Cos’è la gestione logistica di un’azienda
La gestione della logistica è un concetto che racchiude i processi di pianificazione dello stoccaggio e del trasporto della merce per garantirne la distribuzione finale. Questo processo include i flussi di lavoro da quando l’azienda riceve le materie prime per fabbricare i prodotti (o gli articoli inviati dai fornitori) fino alla distribuzione degli ordini.
La logistica coinvolge diversi reparti di una società. La sua posizione nell’organigramma varia a seconda del tipo di attività e dell’importanza della supply chain nella strategia aziendale.
Gestione della produzione MRP
La pianificazione dei fabbisogni di materiali per il processo di produzione è un’operazione logistica complessa. Di quante materie prime ho bisogno? Quando ne ho bisogno? Quante unità produrre? Per rispondere a queste molteplici esigenze le aziende implementano sistemi MRP (Material Requirements Planning).
Cos’è l’MRP?
La pianificazione dei fabbisogni materiali o Material Requirements Planning è un sistema progettato per gestire e coordinare i processi di produzione, acquisto e consegna del prodotto finito.
Oggi il sistema MRP è considerato il capostipite dei moderni programmi informatici dedicati al miglioramento dei processi industriali: MRP II (Manufacturing Resource Planning), ERP (Enterprise Resource Planning), CRM (Customer Relationship Management), SRM (Supplier Relationship Management) o MES (Manufacturing Execution System).
L’MRP organizza le attività di produzione e ottimizza la gestione delle scorte in base alle esigenze dell’azienda. Con il supporto di questo modulo, i produttori possono raggiungere il loro obiettivo principale: disporre sempre di un material planning accurato e consegnare i prodotti ai clienti in tempi ridotti e al minor costo possibile.